analisi del liquido seminale

L'esame rileva la concentrazione, la motilità e la morfologia degli spermatozoi

analisi liquido seminale

 

L'uomo con problemi di sterilità deve sottoporsi ad analisi del liquido seminale , ovvero lo spermiogramma , un'indagine di laboratorio fondamentale che comunque non garantisce risultati certi. Infatti è possibile la presenza di un esame anomalo, e in questi casi tale esame va ripetuto a distanza di tempo.

Ci sono infatti fattori che possono alterare lo spermiogramma: per esempio l’assunzione di antibiotici, oppure i periodi di febbre alta precedenti l’esame, oppure ancora il trasporto impreciso del seme al laboratorio.

 

 


ANALISI DEL LIQUIDO SEMINALE - SPERMIOGRAMMA

L'esame del liquido seminale rappresenta il punto di partenza e l'analisi guida per l'impostazione del successivo iter diagnostico. Come in tutte le analisi di laboratorio anche per lo spermiogramma dobbiamo distinguere:

1) la fase pre-analitica

2) la fase analitica

3) la fase post-analitica

1) La fase pre-analitica comprende le norme relative alla raccolta del liquido seminale e la successiva processazione del campione. Particolare importanza assume il periodo di astinenza da eiaculazioni prima della raccolta, indispensabile per poter standardizzare la quantità e qualità degli spermatozoi prodotti, per potere effettuare confronti con altri esami precedenti o successivi e per l’interpretazione dell’esame seminale rispetto ai valori di riferimento. Tale periodo deve essere compreso fra i 3 ed i 5 giorni. Il liquido va raccolto per masturbazione in un contenitore sterile, solo in casi eccezionali, quando il paziente non riesca ad effettuare la masturbazione o abbia prevenzioni di carattere morale, può essere consentita la raccolta in profilattici speciali, composti da materiali non spermicidi; assolutamente proibita la raccolta mediante coito interrotto in quanto può portare a piccole perdite di liquido durante la raccolta e può inquinare il campione con materiale proveniente dalla vagina. E’ preferibile che il campione venga raccolto in laboratorio.

Il campione deve essere consegnato entro 30-60 minuti dalla eiaculazione, se raccolto in sede diversa dal laboratorio, deve essere protetto dalle eccessive escursioni termiche e trasportato senza capovolgere il contenitore per evitarne la fuoriuscita e per provocare il minor traumatismo cellulare possibile.

E’ importante che il paziente non abbia effettuato terapie mediche o chirurgiche o abbia avuto febbre elevata nei tre mesi precedenti l’esame.

Tutte queste fasi richiedono una uguale attenzione del laboratorista e del clinico che le interpreta, in quanto un errore in una di queste fasi può alterare l’attendibilità del risultato finale.

spermiogramma

2) La fase analitica  va distinta in due momenti successivi: valutazione macroscopica e microscopica.

La valutazione macroscopica consente di determinare i seguenti parametri: volume, pH, aspetto, fluidificazione e viscosità. Tali variabili forniscono importanti informazioni relative alla pervietà delle vie genitali maschile e a eventuali patologie flogistiche delle ghiandole accessorie.

La valutazione microscopica analizza la componente gametica e non gametica presente nel liquido seminale. Per la valutazione dei gameti maschili è necessario rilevare sempre i seguenti tre parametri: numero, motilità e morfologia. Non devono essere considerati validi i referti che non riportino le tre voci con i dettagli, in quanto privi di valore clinico.

La concentrazione dei gameti  deve essere valutata sia per ml che per eiaculato totale. E’ importante ricordare che il numero totale di spermatozoi per eiaculato fornisce la valutazione della funzionalità del testicolo, perché annulla la variabile confondente del volume plasmatico e indica la reale attività spermatogenetica testicolare e l’eventuale danno dei tubuli seminiferi.

La motilità rappresenta senza dubbio una proprietà fondamentale dello spermatozoo. Il movimento dello spermatozoo è di tipo flagellare e consiste in una serie di onde che si originano alla base del flagello e si propagano lungo quest'ultimo, per cui la testa viene spinta in avanti passivamente con oscillazioni ritmiche di ampiezza regolare. La progressione dello spermatozoo nello spazio è in realtà dovuta alla sommazione di due tipi di movimento, uno oscillatorio ed uno rotatorio intorno all’asse longitudinale che attraversa la cellula nella sua lunghezza. La propagazione dell’onda produce una spinta idrodinamica che assicura la progressione dello spermatozoo attraverso il tratto genitale femminile e la penetrazione dell’ovocita. Una motilità ridotta o assente è una causa frequente di infertilità maschile e rappresenta un segno clinico piuttosto che una vera e propria diagnosi. L’alterazione della motilità è correlata a quasi tutte le patologie andrologiche, non è pertanto un sintomo patognomonico di singole patologie

La morfologia nemaspermica  è un parametro particolarmente complesso da valutare in quanto la spermatogenesi umana è certamente la più fallimentare dal punto di vista qualitativo. Lo spermatozoo è costituito da una testa, un collo e una coda. La testa è costituita a sua volta, dal nucleo e dall’acrosoma. Il nucleo, compatto e condensato, contiene DNA con assetto cromosomico aploide ed è rivestito per due terzi dal complesso acrosomiale. Il collo, rappresentato da un tratto molto breve che si estende dalla parte posteriore della membrana nucleare fino al punto di unione della testa con il segmento intermedio della coda. La coda si divide in un “segmento intermedio” , in un “segmento principale” ed in un “segmento finale”. Per considerare normale uno spermatozoo sia la testa che la coda devono essere normali. La testa dovrebbe essere di forma ovale con contorni regolari. Il tratto intermedio dovrebbe essere sottile e regolare e allineato con l’asse maggiore della testa dello spermatozoo. Il tratto principale dovrebbe avere un calibro uniforme lungo tutto la sua lunghezza, essere più sottile rispetto al tratto intermedio. Ma nell’eiaculato la maggior parte di gameti presenta differenti tipi di alterazioni; tali difetti morfologici possono coinvolgere uno o più domini cellulari.

3) La fase post-analitica  consiste nella definizione di un referto chiaro e dettagliato. Da anni sia il WHO che le Società Scientifiche nazionali ed internazionali hanno predisposto protocolli condivisi di standardizzazione delle procedure dell’esame del liquido seminale e proposto standard di riferimento. Tali protocolli hanno un ruolo fondamentale in quanto tentano di uniformare, quanto più possibile, i criteri di valutazione del liquido seminale.

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