disforia di genere

Quando ci si identifica nel sesso opposto

disforia di genere

Quando parliamo di disforia di genere  intendiamo   un disturbo tramite il quale una persona presenta una forte e persistente identificazione nel sesso opposto  a quello biologico.

Questo tipo di condizione è associato ad un disagio  molto significativo a livello clinico che può andare a compromette anche l'area sociale, lavorativa o di altre aree importanti del funzionamento. Il rischio è di arrivare a una sofferenza psicologica, un disagio o una disabilità. Tipicamente, l’esordio avviene in età infantile (transessualismo primario) e si manifesta con disgusto per i propri caratteri sessuali distintivi, con l'assunzione di ruoli e atteggiamenti tipici del sesso opposto e con il rifiuto della propria mascolinità o femminilità. Il DIG può avere anche un esordio in età adulta e in tal caso si parla di transessualismo secondario.

Per quanto riguarda gli interventi terapeutici, è importante che ci sia da subito un sostegno della famiglia e della rete sociale in senso più allargato.

Il disturbo dell'identità di genere non va confuso con l'omosessualità, una variante normale della sessualità umana che riguarda l'orientamento sessuale. Una persona con orientamento di tipo omosessuale non ha, infatti, la convinzione né il desiderio di appartenere al sesso opposto, ma possiede invece un'identità di genere congruente con il sesso biologico di appartenenza.

Per maggiori informazioni contatta lo studio del Dott. Lombardo o invia una mail tramite il form nella pagina Contatti  di questo sito.

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